Ciao noisers! Settimana difficile? Allora mettetevi comodi e godetevi questo articolo dai toni leggeri prima di godervi questo weekend “da bere”; oggi voglio riproporvi un mio vecchio articolo… Diciamo non proprio vecchio ma stagionato, proprio perché parliamo di un personaggio politico tutt’ora “sulla cresta dell’onda”: sto parlando del Presidente USA Donald Trump.
Appare quantomeno opportuno sottolineare sin d’ora che tale rapida disamina non vuole essere assolutamente occasione di dibattito politico, bensì offrire al lettore qualche minuto di svago utilizzando il prezioso strumento della grafologia. Iniziamo subito col dire che la scrittura del Presidente Trump, ed in modo particolare la sua firma, presenta un segno grafologico distintivo assai accentuato – sul quale questo breve articolo si soffermerà maggiormente – che Girolamo Moretti, padre della grafologia moderna, amava definire come “il segno dell’egoismo”: si tratta della scrittura Angolosa.
L’angolo appartiene alle persone che non cercano compromessi risolutivi, ma preferiscono lo scontro senza passare attraverso alcun tipo di mediazione! “L’angolo A” – così come viene definito nel Trattato di grafologia del Moretti – ovvero l’angolo che si forma alla base o al vertice inferiore delle lettere, è il segno del “risentimento”: “l’Io assalito si risente e non può fare a meno di risentirsi, anche se l’assalto è legittimo”. Opposto al segno “Curva”, che richiama evidentemente ad un “movimento di relazione basato sul tener conto di tutto e di tutti” inteso come tendenza all’altruismo, il movimento angoloso è proprio di chi tende a tutelare se stesso concentrandosi sul proprio ego. Ecco, dunque il fulcro della personalità che contraddistingue il Presidente degli Stati Uniti.
Talvolta, anzi assai di rado in verità, l’angolo si accompagna ad altri due segni che ne rafforzano e anzi ne definiscono in modo più circoscritto il significato: i segni Acuta e Irta. Così come già pocanzi osservato, tali due segni grafologici non sono affatto usuali, tant’è che lo stesso Moretti (con particolare riferimento al segno Irta) nel suo libro “I grandi dalla scrittura”, lo attribuisce soltanto a 4 personaggi famosi (del suo tempo) su 219 da lui esaminati (meno di 2 su 100): Albrecht Dürer, Giovanni Giocondo, Giorgio Vasari e Friedrich Nietzsche.
Per scrittura acuta si deve intendere quella che manifesta angoli acuti non solo al vertice inferiore (angoli A) ma anche al vertice superiore e che, per di più, sia poco estesa orizzontalmente (stretto di lettere e tra lettere). Questo tipo di scrittura, qui evidentissima, ci parla di sentimento: indica in senso positivo acutezza di intelligenza e sottigliezza in tutto; Moretti lo definisce come “segno sostanziale della volontà e dell’intelletto”. I soggetti con questa caratteristica hanno ahimè la tendenza al contrasto ma allo stesso tempo sono dotati di considerevole capacità discussiva. Dal punto di vista comportamentale possono risultare tendenzialmente testardi ed ambiziosi, desiderosi di distinguersi dalla massa: in questo Trump ne dà certamente la conferma!
A tutto ciò si aggiunga il segno irta (alto grado di acuta con aste rette rigide e marcate) tipico della scrittura che “rassomiglia ad un fascio di capelli irsuti” (Moretti). Chi possiede questo segno non è di certo una persona diplomatica, né tantomeno un negoziatore disponibile al confronto costruttivo, bensì impulsiva, istintiva ed emotivamente precipitosa! Prova quasi gusto nella contraddizione, sa cogliere la vulnerabilità dell’avversario imbarazzandolo e giocando di furbizia.
Concludendo, posto che un breve e leggero articolo come questo non riuscirebbe a descrivere le diverse sfaccettature della personalità di un grande personaggio politico moderno – amato od odiato che sia – neppure se ci si soffermasse ad analizzare tutte le componenti della sua scrittura, certamente si potrà affermare che:
la grafologia morettiana, lungi dall’essere faro della verità assoluta, può senz’altro rappresentare un valido strumento di conoscenza dell’altro, a patto però che sia “maneggiato con cura”, giacché la scrittura – in quanto prodotto della nostra mente – è capace di rivelare chi siamo, certamente con tutti i limiti che possono derivare dalla ancor oggi scarsa conoscenza in termini scientifici del complesso sistema neurobiologico che guida la mano nell’atto dello scrivere.
BIBLIOGRAFIA
Girolamo Moretti, Trattato di Grafologia – intelligenza sentimento, Edizioni Messaggero Padova.
Girolamo Moretti, I grandi dalla scrittura, Edizioni Messaggero Padova.
Sergio Deragna, Testo teorico ragionato di Grafologia morettiana, riflessioni di neurobiologia comportamentale, Marchesi, 2012.
Lidia Fogarolo, Tratti di personalità nella scrittura – manuale di grafologia morettiana, Edizioni Messaggero Padova.
Fonte immagine: The Nation.
Potrebbero interessarti anche
Altri Post della categoria Blogging
Regali tecnologici: la nostra Top 5
Indecisi sul regalo migliore da fare a chi si vuol bene in queste feste? Don’t Worry! Anche noi vogliamo consigliarti …
Lucca Comics&Games: LA MAGIA DELLA MERAVIGLIA
Pare si possa chiamare l'edizione dei Record, quella del Lucca Comics & Games 2019 “Becoming Human”. Il conteggio finale dei …
#CineNoisers Joaquin, THE Joker!
Sono rimaste poche persone al mondo a non aver visto Joker per cui vi daremo l'ennesima recensione del film. Ma …
Siamo tornati… con un ENIGMA!
Hello Noisers! Anzi forse dovrei dire Hello World! Come il titolo della meravigliosa installazione che abbiamo visitato a Pisa in …
Da Firenze a Cupertino per far luce nel “PICCOLO BUIO”
Se lo scorso 30 ottobre eravate collegati con l’Opera House di Brooklyn, NYC, avrete visto la sua foto apparire sul …
Commenta con Facebook